lunedì 30 settembre 2013
domenica 29 settembre 2013
sabato 28 settembre 2013
venerdì 27 settembre 2013
Era la settimana dedicata agli omosessuali e non è stato detto nulla? (seconda puntata... Ah la comunicazione!!)
Va avanti questo lungo periodo dedicato, tacitamente, agli omosessuali e a ciò che possono provocare nella mente di tanti, sopratutto nella mente di personaggi importanti del nostro Paese.
Questa seconda (involontaria) puntata si arricchisce di altri due episodi, accaduti nel giro di poche ore a distanza l'uno dall'altro: le dichiarazioni di Guido Barilla, presidente del gruppo Barilla (noto marchio di prodotti da tavola come pasta, biscotti ecc.) e le insulse manifestazioni da becero omofobo dell'onorevole leghista Buonanno.
Ma partiamo con ordine: innanzitutto, chi ha ritirato in ballo i gay e il loro relativo status come persone, genitori, componenti di un nucleo familiare è stato il presidente Barilla. Intervistato durante il programma radiofonico "La zanzara", ha affermato questo: "Non farei mai uno spot con una famiglia omosessuale. Non per mancanza di rispetto, ma perchè non la penso come loro, la nostra è una famiglia classica dove la donna ha un ruolo fondamentale. Noi abbiamo un concetto differente rispetto alla famiglia gay. Per noi il concetto di famiglia sacrale rimane un valore fondamentale dell'azienda". I conduttori del programma fanno notare al n. 1 del gruppo parmense come anche la frangia omosessuale consumi cibi come la pasta, ma Barilla non vuole sentirne e replica così: "Va bene, se a loro piace la nostra pasta e la nostra comunicazione la mangiano, altrimenti mangeranno un'altra pasta. Uno non può piacere sempre a tutti" (http://www.radio24.ilsole24ore.com/notizie/lazanzara/2013-09-26/guido-barilla-spot-famiglia-122352.php).
Ora, a tal proposito, fra le varie iniziative e commenti negativi saltati fuori per depauperare l'immagine del marchio emiliano, tra cui l'iniziativa di "boicottare" l'acquisto e il consumo della pasta Barilla, qualcuno ha inquadrato meglio di tutti la situazione, delineando perfettamente gli scenari esistenti in Italia: parlo di un commento comparso sulla pagina Facebook di Selvaggia Lucarelli. La giornalista ha commentato così il fatto: "A me la cosa di boicottare la pasta Barilla non piace. Tutte le aziende decidono cosa e come comunicare, il loro target, la comunicazione. Quella di Barilla è sempre stata tradizionale. Se vogliamo antica. Se vogliamo vetusta. Se vogliamo stantia... Da Guido Barilla non mi aspettavo dichiarazioni diverse e trovo che quello che ha detto sia stato strumentalizzato... Anche gli altri non fanno spot con famiglie omosessuali, non vedo mamma e mamma che cambiano pannolini o due uomini che si regalano i Baci Perugina. Semplicemente sono più furbi di Guido Barilla e stanno zitti... Barilla ha fatto l'errore madornale di spiegare le logiche della comunicazione, che sono quasi sempre ciniche, volgari o semplicemente vecchie e che proprio per questo le aziende tengono per sè. C'è chi si rivolge alla famiglia tradizionale, chi all'uomo con la gnocca in testa, chi all'adolescente cretino, chi alla donna un pò zoccola, chi al tifoso rozzo e così via, ma nessuno te lo viene a raccontare fuori da un'agenzia di pubblicità. Può non piacere, ma è così."
Oggi, invece, è comparsa la notizia dell'ennesima lite nell'aula della Camera, scatenatasi a causa di un gesto assolutamente discriminatorio da parte del leghista Buonanno. Infatti, il deputato di Sel Matarrelli racconta di aver rimosso dal banco del suo collega omosessuale Zan, al termine del suo intervento, un finocchio lasciatogli sul banco proprio dall'onorevole della Lega e di averlo portato al vicepresidente di turno dell'aula Baldelli, senza averne un riscontro in termini di censura verbale dell'accaduto.
A questo punto, il leghista si sarebbe scaldato, iniziando ad inveire nei confronti del collega dello schieramento opposto, venendo calmato solo dall'intervento dei commessi. Dopo essere letteralmente "scappato" fuori dall'aula, Buonanno è rientrato dopo un pò, sempre scortato dai commessi; alla fine della seduta, pare si sia dileguato (http://news.you-ng.it/2013/09/27/buonanno-il-finocchio-della-discordia-foto/).
Ora, tralasciando le fughe da serial killer del barilotto Buonanno, è bene analizzare le parole di Barilla, perchè se è vero quello che dice la Lucarelli, che la differenza sta nel fatto che il presidente dell'azienda parmense si sia esposto mentre tanti altri non lo fanno (mi viene da pensare ai più che rinomati omosessuali Dolce&Gabbana, solo per fare un nome), ciò che mi è incomprensibile è la motivazione che ha spinto Barilla ad avere questa uscita infelice. Perchè? Cosa voleva scatenare? D'altronde, dai dati del fatturato del gruppo emiliano, la Barilla è una delle poche aziende italiane che gode di buona salute (nel 2013, + 3mld di fatturato), dunque non penso che cercasse maggiore visibilità per i propri prodotti. E allora, qual'è la motivazione?Come dice sempre la Lucarelli, in tanti tacciono invece che spingersi a tal punto, come ha fatto Guido Barilla. E perchè, allora, non ha continuato a farlo anche lui? D'altronde, l'effetto boomerang di tali dichiarazioni è imprevedibile; allora, bisognerebbe comprendere il motivo di simili esternazioni, perchè alla fine nessuno si sarebbe accorto delle scelte comunicative "radicate" da anni negli spot della pasta Barilla.
Per ciò che concerne Buonanno e le sue uscite da "omicidio di massa", che riescono a tenerlo a galla e far parlare di sè invece che scaraventarlo brutalmente in un buco buio e profondissimo, mi irrita soprattutto il fatto che sia stato il popolo, con un suffragio universale, a dargli quel posto che oggi ricopre in Parlamento, invece che trovarsi a spaccarsi le terga in una fabbrica. Ad ogni modo, ci ha pensato l'onorevole di Sel, Matarrelli, a stanarlo e a farlo sparire. Ma, siccome il Paese è diventato una polveriera, per insurrezioni più o meno di massa del popolo, dico io non sarebbe possibile spostare l'attenzione su altro di ben più grave, invece che parlare degli omosessuali e di far fare spot con il loro supporto?
Consiglio vivamente, per riprendere decoro e dignità, a Barilla di specificare (a questo punto) se i vari ditali/ditalini/ditaloni siano o meno bisessuali; così da poter esser consumati da tutti; a coloro i quali bazzicano in Parlamento, con l'appellativo di onorevoli, consiglio invece di approvare quanto prima una legge elettorale valida ed efficace, cosicché alle prossime e (spero!!) vicine elezioni sia possibile farli tutti fuori.
giovedì 26 settembre 2013
mercoledì 25 settembre 2013
martedì 24 settembre 2013
lunedì 23 settembre 2013
Puoi trovare anche questo sul web...
Girando un pò sul "dannato WWW", come recitano Elio e le storie tese, è possibile imbattersi in simili pagine: io non commento, mostro soltanto. Non bisogna stupirsi, ma solo riflettere...
Era la settimana dedicata agli omosessuali e non è stato detto nulla?
Dopo un pò di tempo di silenzio, per cause "varie ed eventuali", torno a scrivere sul blog e questa volta vorrei sottolineare una strana particolarità che si è sviluppata durante la settimana scorsa.
Non che in qusto blog non si sia mai trattata una tematica simile, ma raggranellando un pò di notizie pubblicate su giornali e siti nei precedenti 7 giorni, una cosa mi è balzata all'occhio: oltre a parlare dell'attentato in Kenya, di presunti "asfaltatori" pronti a far fuori condannati e non, di decaduti e decadenti, di palloni in rete e di "nozze di una farfallina", in tanti hanno voluto tirare in ballo gli omosessuali, direttamente o indirettamente, in circostanze differenti.
Sia chiaro, nulla contro i gay, difesi anche in articoli precedenti; però, tutta questa importanza all'improvviso, nel giro pochi giorni, è quantomeno particolare.
Nello specifico, si parte con la prima notizia, battuta mercoledì 18/09, dove si parla della "sparizione" dai moduli di iscrizione scolastici dei termini padre e madre da parte del Comune di Bologna e l'utilizzo dei più generici genitore 1 e 2, per identificare in questo modo anche le mamme e i papà omosessuali (http://www.tgcom24.mediaset.it/cronaca/emilia-romagna/articoli/1118164/bologna-il-comune-toglie-padre-e-madre-dai-moduli-scolastici-via-libera-ai-generici-genitori.shtml). Ovviamente, insurrezioni di carattere lessico-omofobo si sono manifestate da parte della Curia bolognese e dei partiti dell'opposizione presenti nella Camera comunale, nello specifico da Lega e Udc.
Altre due news si sono succedute il giovedì seguente, 19/09: riguardavano, innanzitutto, un'apertura (se così può essere definita) da parte di Papa Francesco nei confronti della comunità gay (http://www.ilmessaggero.it/primopiano/vaticano/papa_francesco_gay_divorziati_donne_aborto/notizie/328220.shtml), asserendo che è stancante parlare o chiedere continuamente pareri in merito alla causa omosessuale e al loro riconoscimento dal versante religioso; la posizione della Chiesa è risaputa, ma non per questo si devono quotidianamente sferrare attacchi nei loro confronti, per farli "rinsavire". La seconda notizia di quel giorno è stata l'approvazione da parte della Camera della legge sull'omofobia (http://politica.excite.it/omofobia-legge-approvata-alla-camera-deputati-del-movimento-5-stelle-si-baciano-per-protesta-N142758.html), presentata dal deputato Pd Scalfarotto: a seguito di questo primo passo positivo compiuto dai deputati di Palazzo Montecitorio, i grillini presenti in aula hanno inscenato un bacio con i propri colleghi al loro fianco, risultando come sempre inopportuni e spettacolari. Ma, già che in Italia si inizi a trattare di una causa simile, è un passo avanti di grosso rilievo.
Questa giornata viene smorzata dalle seguenti, nelle quali altre due notizie prendono il largo, risultando di enorme interesse: la prima è quella del venerdì 20, nella quale si legge che Vladimir Putin, presidente russo e amico di vecchia data di Berlusconi, si sarebbe lasciato scappare questo parere sibillino: "Se Berlusconi fosse gay, non lo toccherebbe nessuno"(http://it.euronews.com/2013/09/20/berlusconi-per-putin-fosse-gay-non-lo-toccherebbe-nessuno/). Ora, da uno come Putin, che vara la legge anti-gay, è lecito aspettarsi una simile affermazione; ma "offendere" il suo amico accostandolo alla parola gay, lui che non fa altro che andare ad escort e minorenni, italiane e non, travestite o meno, mi sembra un'uscita infelice. Magari, per scusarsi, gliene manderà qualcuna lui dal suo Paese, l'importante è che siano etero!
L'ultima news è quella pubblicata ieri, 22/09, dove si parla di quiz diciamo stravaganti, distribuiti in una scuola di Perugia da un docente di religione, nei quali risulta l'omosessualità tra le colpe da attribuire all'uomo (http://www.ilmessaggero.it/UMBRIA/perugia_omosessualit_amp_aacute_omofobia_scuola_superiore/notizie/329286.shtml). Anche qui, le associazioni di categorie si sono aspramente ribellate contro simili forme di razzismo, denunciando l'accaduto al Ministero delle Pari Opportunità e attendendo una giustificazione plausibile (se esiste) dai vertici del plesso scolastico, al momento in silenzio.
Bene, questa settimana si è trasformata, dunque, in quella dedicata all'omosessualità che, in tutte le salse e in vari contesti, è stata coinvolta in fatti spiacevoli e non. Certo è che, fin quando non avverrà una rivoluzione culturale in tal senso, partendo da noi stessi, queste persone finiranno sempre in prima pagine per simili sgradevoli circostanze. E da quello che vedo, mi pare che la strada da percorrere sia lunga e molto perigliosa.
domenica 22 settembre 2013
sabato 21 settembre 2013
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